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Tempio di Castore e Polluce

 

 

E’  chiamato anche tempio dei Dioscuri (dal greco Dios Kuroi:  Figli del Dio):  Castore e Polluce erano i  figli gemelli del Dio Giove e di Leda.

 La leggenda narra che nel corso della battaglia dei Romani contro i Latini  presso il lago Regillo ( a sud di Roma), nel 499  a.C., apparvero i due misteriosi e divini gemelli a cavallo e che  subito dopo  gli stessi cavalieri furono visti abbeverare i loro cavalli alla Fonte di Giuturna nel Foro Romano annunciando così la vittoria dei Romani e che poi scomparvero.

Il popolo si Roma riconobbe in essi i Dioscuri, e per questo motivo il dittatore Aulo Postumio Albino eresse  un tempio in loro onore; tempio  che fu eretto  nel 484.

Si trattava di un tempio di tipo italico, con tre celle (tre piccole stanze ) e un profondo pronao (parte esterna dove i muri laterali della cella terminavano con pilastri), dove aveva sede l'ufficio dei Pesi e delle Misure di Roma, era l’ufficio che fissava i cambi monetari.

Ai lati due piccole scalinate permettevano l’accesso alla parte anteriore del basamento (base su cui veniva costruito l’edificio)  che probabilmente era abbellito da rostri (decorazioni che riproducevano le prue delle navi).

Nella parte anteriore c’era il  podio, dove  avvennero  alcuni episodi salienti della storia repubblicana,  qui infatti, Giulio  Cesare indisse la legge agraria e qui più volte si riunì il Senato. Era qui che i padri davano ufficialmente il nome ai figli. Era inoltre utilizzato  come tribuna presidenziale dei comizi legislativi che si svolgevano nella piazza antistante,  e qui si trovavano i negozi di banchieri.

Ad est del tempio era situata la Fonte di Giuturna , le sue acque erano considerate salutari.

Il tempio fu  restaurato più volte.  Il primo restauro ad opera di Cecilio  Metello  Dalmatico nel 117 a.C. e poi ancora da Verre.  Per ultimo quello eseguito dopo l'incendio del 12 a.C. ad  opera dell’imperatore Tiberio.

Un nuovo tempio fu edificato nell’anno 6 d.C.  di cui i resti monumentali sono ancora visibili.

Un blocco marmoreo del tempio fu asportato nella metà del 1500  ed utilizzato come base della statua equestre di Marco Aurelio situata in Piazza del Campidoglio.

 

 

 

   

 

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